Il Franchetti aspetta da sei mesi il rinnovo della licenza: il caso arriva in Parlamento con Melilla

PIETRACAMELA – La chiusura del rifugio Franchetti, sul Gran Sasso finisce in Parlamento con una interrogazione del deputato di Articolo 1, Gianni Melilla, al minisro dell’Ambiente Galletti, in cui si sollecita un intervento decisivo perchè la struttura ricettiva a quota 2.433, possa vedersi rinnovata la licenza d’esercizio, la cui richiesta è stata inoltrata addirittura sei mesi fa: «Il rifugio Franchetti, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, tra il Corno Grande e il Corno Piccolo – spiega Melilla nella premessa del suo documento – ha chiuso per problemi burocratici legati alla licenza di esercizio in corso di rinnovo, che in molti Comuni si ottiene in tempo reale e on line. Per timori di sanzioni il gestore del rifugio Franchetti, di proprietà del CAI di Roma, è stato costretto a chiudere il rifugio in attesa della risposta alla sua domanda della suddetta licenza di esercizio la cui richiesta è stata inoltrata ben 6 mesi fa».
«Il rifugio Franchetti, come sottolinea anche il deputato abruzzese, è uno snodo fondamentale di tutti gli itinerari escursionistici e alpinistici del Gran Sasso: la sua chiusura pone anche seri problemi di sicurezza per le migliaia di
persone che frequentano le vette più importanti e alte della catena dell’Appennino. Si tratta di un danno enorme per il turismo escursionistico nel Parco Nazionale ed anche economico e di immagine in considerazione che da luglio sono in corso i lavori di sistemazione delle tante bellissime ferrate del Gran Sasso (da Danesi a Ventricini, da Brizio al sentiero per il bivacco Bafile e a Ricci), e di rinnovo delle segnavie e dei sentieri di alta quota per importi di tanti milioni di euro». Melilla chiede quindi al ministro «Quali iniziative urgenti intenda assumere per superare questi ritardi burocratici e risolvere un problema cosi’ importante per il futuro del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga».